Immagino i giorni dell’oblio
oltre le colline di cartapesta
ascoltavo la luna piangere al buio
e gli occhi fissi nel bosco
la vecchia storia del mondo
e i giorni di festa passati
un paio di scarpe logore e sporche
di fango di sogni e di spazio
Studiavo per diventare un universo
il primo pianeta l’ho disegnato
in una giornata di cattivi pensieri
ma non esistevano tempeste
e neanche vestiti fatti da solitudini
fra arcipelaghi di terre lussureggianti
di mari lussuriosi d’amori grandiosi
tanto folli da ubriacarsi di silenzi
e da non avere punteggiatura.
(Afferriamo i concetti e doniamo carezze!)
Waterfall – Romul Nutiu
Si può amare mettendo punti e virgole?
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L’amore è sgrammaticato, però sà quando dare una carezza.
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