La porta si richiude sempre alle spalle,
ho provato a camminare davanti ai tuoi occhi aperti,
l’emozione fulgora ogni altro pensiero,
ho la sensazione di stare sui carboni ardenti,
tu sei sopra ogni immagine nella mente,
le onde fragorose sbuffano al tramonto,
una candela tremolante attira gli ultimi bagliori,
noi siamo parte di un glorioso passaggio,
alla bellezza iridescente e caparbia dei tuoi occhi
si arrendono le stelle e la luna guardinga sospira,
sei rifugio e riparo e risveglio e rimando di rima,
sia continuazione l’uno dell’altra e congiunzione.
La porta guarda alle pendici di un nostro immenso,
parti di viaggi attorno al mondo e serate in casa,
persi dentro le stanze delle nostra deflagrazioni,
tu sei salvezza cristallina e tempesta ottobrina,
i nostri passi corrono all’unisono fra le strade d’Alessandria,
bevo dalle tue mani le carezze calde d’autunno,
sei l’ultimo respiro quando torno fra le tue braccia,
amerò ogni passo di te come ho amato nell’assenza,
sei essenza di tutti i giorni ove mi è permesso sognare,
si incontrano due petali di giglio e il cielo esplode,
il sinuoso agitarsi di due oceani nei tuoi occhi di quercia.,
l’ultimo treno attraversa la città splendida e cara.
(Amiamo vestiti di libertà e convinzione, come i granelli di sabbia il sole caldo e splendente)