Questa pioggia, signora Parigi,
osa vestirti di luci scintillanti,
e la gente non se ne accorge
immersa nei giorni in saldi,
ma la bellezza non s’acquista
e l’aria fredda calma si riversa
dentro le strade come fossero stanze
come fossero pensieri di passaggio,
agli occhi di un bambino…
Questa pioggia signora Parigi,
è fine e leziosa e non porta rancore,
ricopre le giostre nei parchi vuoti,
assecondando il rumore delle foglie morte
le ultime spoglie di questo inverno
accoglie le lacrime degli amori
fuori dagli stati di beatitudine insensata,
di beatitudine persa nel gioco silenzioso,
nelle ossa reumatiche di un vecchio…
(Brindate, che siano bicchieri mezzi pieni o mezzi vuoti, ai vostri cuori indomiti.)
– foto di Repertorio