Vertigini,
di questo vento di fuori,
le vertigini
delle piante scosse, sul balcone,
la porta tremante,
la compostezza delle tende socchiuse
mosse dalla mano.
Il vetro ha un leggero riflesso,
manca la stella di ieri notte,
sopra i tetti il cielo accudisce
i sazi e gli affamati,
le luci notturne e gli insonni.
Al buio non c’è riparo,
nell’altra stanza dorme l’amore.
Respiro il profumo dei gelsomini,
ricordi d’un giorno d’estate,
il giallo irrompeva negli occhi,
l’odore del pane caldo sulla tavola,
il colore e il calore, il clamore,
l’acqua fresca del rubinetto,
quando i gesti seguivano le onde
anche se il mare non c’era
anche se il dubbio assaliva,
quando i tuoi occhi non esistevano
ed erano sogno da farsi.
Nell’altra stanza dormi tu Amore,
nota singola e cardine,
sentiero ombreggiato
reso armonioso dal fruscio,
foglia verde, frutto maturo,
accordo di mani intrecciate.
Vedremo l’alba risplendere, fendere
questi drappi spessi, inflessi
da un altro tempo sospenso,
dalle fragorose corse primaverili.
Sei ad un passo soltanto,
sotto le lenzuola, dentro il mio cuore.
(Le parole giocano sul tavolo di ciliegio intagliato!)
Meravigliosa lirica.
Amore e pensieri.
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Grazie 😊
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dolcissimo presente con sentori che riportano al passato, e poi ancora il presente, nel suo tepore amorevole in chiusura.
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Grazie 😊
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