Resta sempre qualcosa, prima dell’alba,
resta il silenzio inframmezzato
dalle note esaurienti, dai tormenti,
gli occhi lucidi, le parole loquaci.
I pensieri depredati dai vortici d’aria
fra i colli spaziosi, dagli odori speziati.
C’è il canto del lupo, c’è il canto del lupo,
assolo perfetto oltre le querce e i viandanti,
richiamo d’istanti spogliati dai vanti
di chi non ha voce, di chi non ha pianti.
Le labbra portano ancora il tuo sapore,
alle mani il ricordo della tua pelle.
Dall’alto della montagna l’eco è possente,
rimbalza, impazza, resta puro risveglio,
dentro queste mura, nostro rifugio.
(A Parigi l’inverno ha l’aspetto di un vecchio signore in frac e paletot!)
Complimenti! bella…
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Sempre fascino ed atmosfera nelle tue poesie caro Franz. E poi quell’aria parigina…Un abbraccio. Isabella
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Grazie Isa 😊😊😊
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Ci sentiremo prima di quanto tu possa credere caro Franz. Un abbraccio. Isabella
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Conplimenti!
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Grazie 😊
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😌
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