Brancolo nel buio,
tra le fogne nei rifiuti;
sbatto contro muri
molli di putridume.
Assecondo il mio passo
all’olezzo che mi circonda,
sciabordio di onde:
acqua nera e viva…
la sento scorrere,
sangue nel mio corpo
corroso da un pensiero.
Estraneamente.
Paura dello sconosciuto:
immagine sfocata,
parole nuove…
bramosia di possesso.
E giro attorno
voglioso…
di carpir segreti,
esser vivo due volte:
portarmi nella luce,
continuando a respirare
l’aere notturna;
un cielo mio
ma come il mio cuore
scuro: ne stelle ne luna.
L’incerto calpestio,
qualcosa di vivo
comprime nella terra…
l’ultimo passo nella melma,
vana speranza.
Urlo nel vuoto
e si perde il suono…
comandi e minacce di verga.
Insolita risposta
nel chiacchierio assordante,
mille voci
una sola mente.
(Sulla strada di casa l’unico incrocio non è illuminato!)
Stato della mente I : Addii – Umberto Boccioni
Si passano momenti così. L’importante è non rimanere nella melma ma trovare una via d’uscita che porti ad uno stato migliore di esistenza. un caro saluto. Isabella PS Comunque mi piace lo stesso pur se cupa..
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Tutto è passeggero. Questa è una mia vecchia, oggi è molto differente… 😊
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🙂
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È un perdersi di sicuro. Ma? Speriamo in una vena ottimista, per poi ritrovarsi… o no? 🙂
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