Sangue sulla parete,
lievi rigagnoli…
scendono, senza fretta,
insensibili
alle urla di dolore,
l’umana coscienza
scompare…
Inebetiti dai bisogni
esecrabili…
senza il volere
la conoscenza,
tanti pensieri confusi…
dolorosi e abbietti.
Nulla è già qui.
Scontri inevitabili,
carne e lamiere…
Vite perse e infrante,
una e tante;
delusioni cocenti,
promesse infrante,
passo a passo…
vittime e carnefici,
inconsapevoli.
Anime vuote.
Una passeggiata…
una fitta al petto,
un ricordo o mille
e l’ultimo passo
e la caduta.
Trema l’anima
nel corpo immote.
Labili pensieri
di chi tocca,
un freddo involucro.
E il giorno passa.
E domani è mai.
Tuoni e fulmini,
e nelle tempesta
illumina la boscaglia,
alla ricerca, alla smania
di un poco
di un tutto… errante
facezia: fine di un ciclo.
Culmina nel vento,
la caccia del verme;
il bisogno di assaggiare
sangue caldo e carne;
finisce nella vita
finisce nella noia.
Il semplice incantesimo.
Tu ed Io.
Ieri noi, ora Tu.
Volentieri è stare senza,
miserie del mondo.
(Ieri è soltanto un sogno svanito nella notte)
Still Life with bouquet – Marc Chagall
Grazie a te! Sono contento piaccia! Buona serata 😊
"Mi piace""Mi piace"
Franz scusami. Non riesco a capire se ti riferisci solo ad una morte corporale o fai riferimento ad un vuoto interno. Comunque mi piace!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Intendo la morte fisica e al dolore che questa causa, ai motivi per cui si muore, a volte si hanno incidenti per leggerezza. Ma anche la morte di pensiero, quel dolore interno asfissiante…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie! Ora capisco…buona serata!
"Mi piace"Piace a 1 persona