La mancanza
è scrivere qualcosa
di un tempo passato.
Prima, al presente,
l’emozione toglieva le parole.
E dire che restavo un mese,
un mese intero.
Erano giorni
di albe in terrazza,
mare in trasparenza di fondo,
scogli sapienti di storie
immemori del tempo,
di sole sulla pelle
e poi fino alle ossa,
onde dolci e cruente
da ghermire lo sguardo
carezzando il viso.
Erano infinite
le distese di olivi
da riempire i polmoni
e gli occhi…
Bellissima poesia!
Saluti! Antonio
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Ti ringrazio davvero tanto… 🙂 Un abbraccio
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